Si è parlato della “Nova Cançó Algueresa” con Paolo Dessi, oggi ospite a Radio Catalan.
Compositore. Musicista. Cantautore. Si ritiene personaggio che assieme ad altri della sua generazione, e amici di gruppo, hanno trasformato la canzone popolare algherese, in “La nova cançó algueresa”. Stiamo parlando di Paolo Dessi, da sempre immerso nel mondo musicale locale. Oggi il personaggio di cui stiamo parlando era ospite a Radio Catalan. Il poeta e compositore, parla in italiano e si confronta con il conduttore che invece le formula le domande in catalano di Alghero. Da subito Paolo Dessi, si fa coinvolgere in quella che è la sua storia musicale. Non solo, con emozione condita da una certa emotività, evoca que momenti vissuti in ambito del “Centre d’Estudis Alguerés”, riproponendo nomi di persone che di questo Centro, sono stati i principali artefici. Paolo Dessi, evidenzia e consacra l’alta professionalità e passione per la cultura che coinvolge tali personaggi. Così parlando del Centre d’Estudis Alguerés, l’ospite non manca di rammentare momenti indimenticabili di questa corale, rimarcando l’affiatamento che il gruppo in oggetto vantava. L’ospite odierno, non nasconde i sentimenti ne tantomeno vuole lasciare al caso quello che il gruppo ha rappresentato in quel lontano periodo. La nuova canzone algherese, per lui, è quel innovazione che si discosta in modo massiccio, dalla canzone tradizionale, a parer suo, rappresentata dall’aspetto amoroso, paesaggistico ed appassionato, di tante composizioni ormai superate. Il compositore Dessi, si colloca tra quelli, che pur avendo dedicato gran parte del suo tempo, nello scrivere e comporre parole e musiche sin dalla fine degli anni sessanta, ha prodotto ed interpretato come detto, versi e melodie non solo personali, ma anche e soprattutto di altri poeti della sua sfera di amici. Tra questi, non dimentica mai la collaborazione che da sempre lo legga all’amico Antonio Corongiu. Si è parlato di tanto altro durante l’incontro di stamane, ma per meglio sapere quanto detto vi invito alla visione della trasmissione.
Michele Serra