Quanto inciderà, e in che termini, il Covid-19? Quali le ripercussioni per il sistema economico del nord Sardegna alla luce nell’emergenza? Interrogativi cui ha dato una risposta la Camera di Commercio di Sassari, esaminando la difficile situazione che stanno affrontando le imprese.
Secondo l’analisi effettuata dall’ufficio studi dell’ente camerale – che ha escluso dalle valutazioni l’agricoltura, il credito e le assicurazioni e la pubblica amministrazione – nel nord Sardegna le misure di contrasto all’epidemia del Covid-19 hanno portato alla chiusura temporanea del 51 per cento delle imprese (18.076), gran parte delle quali operano nell’ambito della fornitura di servizi (13 mila, pari al 73%). Dinamica che, a ruota, ha fermato a causa della pandemia 44mila addetti su un totale di oltre 103mila unità lavorative. Considerando la variabile legata al turismo, settore trainante per l’economia territoriale, i numeri identificano un territorio con poco meno di 500mila residenti che diventano in media oltre 635mila grazie alle presenze nei mesi estivi con picchi di crescita rispetto alla media della popolazione tra luglio e agosto dal 31,6 al 36 per cento. Numeri che difficilmente si riproporranno quest’anno.
Ma quali saranno gli effetti del lockdown? Tra marzo e luglio è stata stimata una perdita complessiva di circa 470 milioni di euro sul valore aggiunto e di 1 miliardo e mezzo sul fatturato. Saranno i servizi i più penalizzati: perderanno oltre 300 milioni sul valore aggiunto e più di un miliardo sul fatturato. L’industria segnerà un meno sul fatturato per quasi 400 milioni di euro e 146 milioni di euro sul valore aggiunto. Cifre generali che rispecchiano l’andamento anche dei singoli territori. Sassari, globalmente, con 4.247 attività sospese perderà il 10,2% sul valore aggiunto e l’11,2% sul fatturato, mentre ad est, Olbia ha fronteggiato la sospensione del 54% delle attività e subirà una perdita complessiva di circa il 14,2% sul valore aggiunto e il 13% del fatturato. Restando in ambito costiero, Alghero (che ha patito il 54% delle attività in sospensione) potrebbe subire una perdita del 17,4% del valore aggiunto e del 17% sul fatturato.