Una ripartenza con molte incognite, ma una di queste è fondamentale. Si tratta dell’indice di trasmissibilità RT che la Regione dovrebbe fornire ai Comuni. Anche se nei giorni scorsi, a sua volta, l’assessore alla sanità Nieddu aveva rivolto un appello al Governo. E ancora a loro volta, fonti del Ministero della Salute, secondo il sito Sardinia Post, avrebbero risposto che il calcolo dell’RT spetta all’Istituto Superiore di Sanità.
Insomma, una situazione ingarbugliata, che la Regione però spera di risolvere dopo aver affidato il calcolo dell’indice, all’Università di Sassari e in particolare al docente di Statistica medica, Giovanni Sotgiu. Notizia, questa, resa nota invece dal quotidiano L’Unione Sarda. Sta di fatto che al momento attuale i sindaci sardi non hanno tra le mani alcun dato utile alla riapertura, se non quelli generici riguardanti le persone attualmente positive e quelle poste in quarantena. Chi attende notizie in merito sono ovviamente parrucchieri, titolari di centri estetici e di altri negozi che secondo l’ordinanza firmata sabato scorso dal presidente Solinas potrebbero aprire lunedì, in base al valore dell’indice di contagio. Solo se sarà uguale o inferiore allo 0,5% i sindaci sono autorizzati a dare l’eventuale via libera. In caso contrario bisognerà ancora attendere.
Al momento dalla Regione tutto tace ma questo pomeriggio alle 18,30, nel consueto punto stampa del presidente Solinas dovrebbero esserci novità. Le attendono ovviamente i sindaci, con il presidente dell’Anci che ieri ha sollecitato energicamente la Regione, e le attendono soprattutto tanti piccoli imprenditori, artigiani e lavoratori che lunedì potrebbero finalmente iniziare a vedere la luce dopo oltre due mesi di lockdown.