Roma, 1° febbraio 2021
Game over. Parte oggi lo sciopero fiscale a oltranza delle migliaia di aziende di somministrazione di alimenti e bevande – soprattutto ristoranti, bar, pub e pizzerie – associate a Mio Italia, Movimento Imprese Ospitalità, aderente a Federturismo Confindustria.
«Non ce la facciamo più. Non abbiamo liquidità e non possiamo continuare a versare le tasse allo Stato, che ci sta facendo fallire favorendo le multinazionali. Siamo costretti a difenderci. Nel 2020 le aziende che rappresentiamo hanno subito una perdita media del fatturato del 55% rispetto al 2019. Una batosta da 45 miliardi di Pil del nostro Paese», ha spiegato Paolo Bianchini, presidente di MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.
«Ergo, da oggi, 1° febbraio, basta vessazioni: non pagheremo più balzelli, almeno fino a quando il governo non ci consentirà di aprire anche a cena in tutta Italia, ovviamente seguendo i protocolli di sicurezza», ha aggiunto Paolo Bianchini.
«Invitiamo tutti i colleghi del Paese, non iscritti a Mio Italia, a scioperare con noi», ha concluso Paolo Bianchini.
“Marco Lombardi (referente Sardegna “Movimento Imprese Ospitalità”):
Siamo arrivati ormai allo stremo delle forze! Le nostre aziende non riescono a sopperire alle spese fisse che mensilmente abbiamo per tenere i nostri locali aperti o come capita ormai da tempo ,chiusi. Siamo costretti allo sciopero fiscale finché non avremo ottenuto un indennizzo adeguato”.