Normalmente la stagione balneare inizia ai primi di maggio e, in certi casi anche ad aprile inoltrato, ma di questi tempi l’incertezza regna sovrana. L’obiettivo è aprire le spiagge a giugno ma ad oggi mancano ancora delle linee guida. Ci sta lavorando il Governo con il Comitato scientifico, ma anche la Regione, che per ora ha vietato l’accesso. Ci possono andare solo i titolari degli stabilimenti balneari, alcuni dei quali stanno eseguendo solo lavori di manutenzione. Ad oggi ombrelloni e tantomeno lettini possono essere posizionati, in attesa proprio di avere indicazioni precise. Il tempo però non è dalla loro parte. Perché per allestire gli stabilimenti balneari ci vogliono almeno 15 giorni, se non 20.
E sono ancora tante le domande rimaste senza risposta. Quali protocolli bisognerà seguire? Quale la distanza tra lettini e ombrelloni? E i bagnini come dovranno comportarsi? Di certo non vedremo barriere in plexiglass, una proposta decisamente discutibile lanciata da un’azienda modenese nelle scorse settimane.
Ma bisognerà affrontare anche il problema delle spiagge libere, con la previsione di ingressi contingentati. Prima che scoppiasse la pandemia ci aveva già pensato il sindaco di Stintino con delle regole utili soprattutto a preservare l’arenile. Ma ora la priorità è la salute dei bagnanti. Si studia la possibilità di prenotazioni, magari tramite app, o a braccialetti “anti-Covid” (è il caso della regione Lazio). Non resta che attendere indicazioni anche da Cagliari, ma intanto Alghero non vuole farsi trovare impreparata. Prosegue la pulizia delle spiagge. Dopo Maria Pia è il turno del Lido. I mezzi sono all’opera anche in questi giorni.