L’Aconcagua, è una montagna Argentina. Si trova nella cordigliera delle Ande, della quale con i suoi 6.962 metri sul livello del mare, risulta essere la cima più alta delle Americhe. Questa vetta considerata la più alta, è il secondo rilievo dopo l’Everest. Oggi per parlare di questa importante cima, a Radio Catalan abbiamo avuto come ospite Giovanni Mulas, artefice insieme al suo amico di spedizione Giuseppe Demartis (assente per motivi di lavoro). Con il personaggio si è ampiamente discusso dell’avventura iniziata il giorno 20 dicembre 2019 e conclusasi dopo 12 giorni a quota 6.342 m.s.l.m., quando mancavano poco più di 620 metri dalla vetta. Dobbiamo dire per completezza d’informazione, che l’Aconcagua, rappresenta una delle sette vette del pianeta e che confina con il Cile. Lo stesso supertramp, così ama farsi chiamare Giovanni Mulas, ha saputo rispondere al conduttore, alla miriade di domande alla quale è stato bersaglio durante l’ora di trasmissione. Lo scalatore algherese, ha più volte richiamato nel suo discorso il compagno di cordata, Giuseppe Demartis, assente oggi, è con serenità e tanta tranquillità ha spiegato, le fatiche e difficoltà che i due algheresi hanno incontrato durante la spedizione. Nulla è stato lasciato al caso. Se in qualche cosa si è peccato, ha sostenuto il personaggio: “forse abbiamo erroneamente valutato l’alto numero di indumenti, che hanno appesantito e non poco lo zaino, visto dopo l’esperienza maturata di aver usufruito di soli due cambi”. Naturalmente aggiungiamo noi, il peso in queste circostanze si sente. Commentando campi base uno dopo l’altro, si è giunti a conclusione a quota 6.342 m.s.l.m. quando Giovanni Mulas, ha avvertito del malessere, che a detta sua, è stato motivo di sospensione della spedizione. Per motivi fisici dunque, non si è ottenuto il massimo risultato come previsto. A tal proposito vi rimando al video sulla chiacchierata odierna con il protagonista.
Michele Serra